Nel nostro percorso alla ricerca della felicità, oggi volevo affrontare un tema per me importantissimo. Leggendo una frase di Nietzsche, bellissima fra le sue tante frasi, questa mi ha colpito molto e dice, “la mia solitudine non dipende dalla presenza o assenza di persone, al contrario, io odio chi ruba la mia solitudine, senza in cambio offrirmi una vera compagnia”. Ecco, anime fragili questa frase mi ha fatto riflettere molto, perché spesso commettiamo un grande errore, tutti noi l'abbiamo commesso tutti io per primo, l'errore di misurare la nostra felicità in base alle persone che ci sono accanto, che ci circondano.

Nella nostra società contemporanea, la parola "libertà" evoca spesso immagini di indipendenza assoluta, di un'esistenza priva di vincoli dove ognuno può agire secondo i propri desideri. È un'idea seducente, radicata nel nostro individualismo e nella nostra aspirazione all'autodeterminazione. Tuttavia, questa concezione popolare nasconde una complessità che merita di essere esplorata.

È qui che entra in gioco il pensiero illuminante di Baruch Spinoza, filosofo del XVII secolo, che ci offre una prospettiva radicalmente diversa sulla libertà. Spinoza ci invita a riconsiderare le nostre convinzioni, proponendo un'interpretazione che potrebbe sorprenderci e, forse, arricchire profondamente la nostra comprensione.

L'uomo nasce buono e poi la società lo trasforma in un lupo affamato per sopravvivere o nasce già cattivo e a sua volta trasforma la società in un ammasso di lupi che lottano per sopravvivere?

La condizione migliore per raggiungere la felicità è conoscere prima se stessi e i propri limiti...

Quante volte ti sarà successo di soffrire d'ansia anticipatoria prima di un evento? bene,  impariamo a riconoscerla e a scoprire tutte quelle tecniche per cercare di abbassare l'asticella il più possibile, in modo che il tuo percorso verso la felicità continui spedito.....